Dear romantic readers, “Meet Efrem Krugher 2" è il secondo volume della dilogia MEK. Kira è riuscita a colpire ancora una volta, non mi capacito assolutamente della difficoltà che sto provando nello scrivere questa recensione. Sono arrivata ad adorare Efrem oltre ogni misura, nello scoprire i suoi pov sapevo già che la situazione per me sarebbe stata estremamente devastante.
Avevamo lasciato Thea alle prese con delle verità davvero difficili da accettare. Chi è Efrem? Di certo non un semplice dottore, lui è complesso, ingegnoso e.... dotato di un cuore. Per Thea è l’uomo che promette, affascina ma non da mai nulla o almeno per un po '. Perché gli eventi che si susseguiranno porteranno a una totale riconsiderazione nei suoi confronti.
“Il modo migliore per amare qualcuno è dimostrargli che siete consapevoli di poterlo perdere.
Non sprecate le occasioni, non abbiate paura di sussurrare un ti voglio bene, un grazie, un ti perdono alla persona che avete accanto.
Non aspettate che il destino vi porti via la manciata di stelle che vorreste donare a chiunque occupi uno spazio importante nel vostro cuore.
Chiunque ci circondi, ogni cosa che abbiamo attorno è pervasa dalla possibilità di essere perduta, ma questo non deve spaventarvi; ciò che conta è accettare di non sprecare neanche un singolo istante per amarla.
Ricordatevi che l'essere umano ha poco tempo.
E che non può fare nulla per controllarlo.”
In questo volume troviamo una Thea diversa, il suo personaggio si evolverà radicalmente e assisteremo ad una rinascita e ad una accettazione. Nessuno di noi è perfetto ed è giusto riuscire ad accettare ogni nostra “sbavatura”. A volte basta una sola persona accanto per andare oltre e superare la paura. Lei è una delle albe più luminose dal quale farsi affascinare.
“Più la guardavo, più il cuore sembrava correre, impennare, schiantarsi e sanguinare nello stesso momento, soprattutto quando mi persi nei raggi aprici che le circondavano le pupille.
C'era il sole in quegli occhi, Lesern, e c'erano il cielo che albeggia, le nuvole immote, le stelle obnubilate.
C'era l'alba!”
Libri del genere trasmettono davvero tanto. Ho pianto tanto nel finale e nel profondo ho gridato con tutta l’anima, so che era giusto ma con il cuore che mi ritrovo è difficile da accettare. Dopo tutte queste emozioni, dopo tutto il dolore, la sofferenza e l’accettazione posso dire che Kira Shell è tra le autrici più straordinarie che io abbia mai avuto l’onore di leggere.
Lasciatevi trasportare anche voi da questo dark romance che definirei infinitamente straziante e infinitamente giusto. Anche se nei libri è tutto possibile, a volte bisogna tener conto della realtà. Ed questo che Kiera ci dona sempre, una cruda realtà del quale essere consapevoli. E comunque un Efrem ci vorrebbe per tutte.
p.s. Cara Kira qua la domanda devo fartela. . . . adesso che questa serie è conclusa, quando sarà la volta di Xavier?
Pps Per colpa tua ho voglia di fare l’ennesima rilettura di KMLYLM.
“lei è come un frammento d'arcobaleno visto attraverso uno strumento ottico. È talmente colorato che non puoi privarti di ammirarlo e, quando lo raccogli tra le mani, è così tagliente da farti sanguinare, eppure non vuoi lasciarlo andare. Non ne hai le forze, non ce la fai. Sei ipnotizzato, desideri analizzare tutti i riflessi delle sue forme simmetriche che mutano continuamente e cambiano colore. Ti ricorda un fiore a sei petali. Poi ha quegli occhi che... mi crederai pazzo, ma ha l'alba negli occhi”
…. sul profilo Instagram e scorrendo il post fino alla fine troverete un piccolo tocco personale che nasce dalla mia seconda passione oltre ai libri: la moda….
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