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Recensione “Broken forever” di Bianca Marconero

 

“Che importa se per innamorarsi

basta un'ora?”


Dear romantic readers, grazie Bianca, grazie per ogni singola parola che ci hai regalato sulla famiglia Serristori. 

Ho avuto la fortuna di poter avere tra le mani “Broken Forever” e non posso che dire che è stato un momento irripetibile. 

Ho potuto leggere nel dettaglio i momenti perduti della “crisi” tra Brando e Agnese, ho potuto leggere di questo lieto fine tanto agognato, ho potuto leggere una storia vera. La vita non è di certo tutta rose e fiori e questi due ce lo mostrano a pieno. 

Ho amato ognuno di loro, Agnese con la sua tempesta interiore, Brando con il suo cuore puro (è raro trovare ragazzi come lui, e se capita l’unico consiglio è di tenerselo stretto) e poi Jacopo, Nico, Filippo e Lucio…. di quest’ultimo non ne avrei mai abbastanza. Adorato fin dal primo momento, irrisolto, intenso… merita la felicità. 

Manon…. Da rinchiudere, solo questo, siamo arrivati al limite di attrazione fatale. 

Leggere di questa famiglia è come tornare a casa e spero di avere tante altre storie ancora da scoprire. Chiudo il libro con un sorriso sulle labbra e l’amore nel cuore. 


“Eppure, le sue mani non hanno alterato il loro effetto su di me: riescono sempre a farmi sentire meno persa, meno disperata.”


“a volte ci nascondiamo solo per vedere se è rimasto qualcuno disposto a cercarci”


“Che importa se per innamorarsi

basta un'ora?”


“«Io volevo solo che tu fossi felice», mette insieme a fatica. «Anche

senza di me».

«Ecco, Agnese, senza di te io neanche sono vivo, figuriamoci felice», avanzo per il sentiero nero, e per fortuna vedo in lontananza le luci della tenuta. «Sei l'unica che mi sia sempre bastata. Sei il punto di tutte le mie partenze e non ne ho mai avuti altri».”


…. sul profilo Instagram e scorrendo il post fino alla fine troverete un piccolo tocco personale che nasce dalla mia seconda passione oltre ai libri: la moda…. 


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Outfit:

@solace.clo

@jenniferchamandi

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Recensione “La sindrome di Didone 3- Ira” di Christina Mikaelson

  Dear romantic readers, se qualcuno mi avesse detto che questa serie mi avrebbe toccato così tanto il cuore, non ci avrei creduto…. Con “La sindrome di Didone” sono tornata ai miei anni del liceo, ho vissuto le gioie e i pensieri/ dolori di quel periodo e sulla mia pelle ho sentito tutte le insicurezze di questi ragazzi.  La gita dell’ultimo anno e i pensieri dell’età adulta che si avvicina…. con quanta nostalgia si riguarda indietro a quell’età speciale che non potrà mai tornare? Cat ed Adriano mi sono entrati nel cuore fin dal primo momento. Qui ho trovato il loro finale perfetto. Lui mi ha conquistato spogliandosi di ogni maschera e… crescendo aggiungerei.  Ad ogni modo ogni personaggio ha fatto la sua parte per chiudere un ciclo, anzi, un viaggio che di certo non dimenticherò.  Grazie Christina per avermi regalato questa serie che terrò vicino al cuore! “Chi dice che non si può essere sempre forti ha torto. I forti sono condannati a esserlo in ogni situazione. Si sforzano di sembr