Dear romantic readers, “Amor ch'a nullo amato amar perdona mi prese del costui piacer sì forte che come vedi ancor non m abbandona” i versi di Dante risuonano ancora immortali tra le pagine della storia.
Chi non conosce la sfortunata storia di Marianna alias monaca di Monza?
“Da quando l'aveva vista non riusciva a
togliersela dalla mente. La desiderava con tutto se stesso e non sapeva come fare.”
“Sapeva che quella notte non avrebbe dormito affatto.
E avrebbe pensato a lui.
Ogni istante.”
Fra le torri e i castelli dell’Italia medievale si consuma una delle più grandi storie d’amore di tutti i tempi, quella fra Paolo Malatesta e Francesca da Rimini.
“l'amore per Francesca gli aveva regalato un senso di immortalità.”
Murata viva in una cella, una donna bellissima si consuma nel proprio tormento: è Marianna Virginia de Leyva, già monaca feudataria di Monza. ‘Cinque braccia per tre’ ripete a se stessa: tanto è lo spazio buio e angusto nel quale vivrà fino alla morte.
“Mi sentivo spezzata. Come se Gian Paolo mi avesse tolto
tutto.
E mi sentivo viva. Come se Gian Paolo mi avesse dato tutto.”
“Ma non chiedetemi di non amarvi poiché sarebbe come ordinare al mare di non allungarsi in onde azzurre sulla spiaggia».”
La scrittura è scorrevole e avvincente, ho letto i libro tutti d’un fiato temendo il finale. In ognuno ho trovato il fuoco della passione eterno, da un lato Paolo e Francesca (i due sfortunati amanti), dall’altro Marianna, la monaca di Monza che nel suo peccato ha trovato un rifugio che gli ha portato un eterno tormento. Bellissimi gli scenari, le descrizioni, mi sono completamente persa nella lettura in due sole sere. La colpa di tutti è da attribuirsi a quel sentimento chiamato amore. Buono o cattivo? Chi lo sa.
…. sul profilo Instagram e scorrendo il post fino alla fine troverete un piccolo tocco personale che nasce dalla mia seconda passione oltre ai libri: la moda….
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Outfit:
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