Passa ai contenuti principali

Recensione “È colpa mia?” di Mercedes Ron

 

Dear romantic readers, grazie Salani, grazie di cuore per averci dato questo libro. Dopo aver visto “È colpa mia?” su prime, non ho potuto non dedicarmi alla lettura! 


Se hai solo diciassette anni e tua madre decide di cambiare vita, marito e città non puoi fare altro che seguirla, anche se è l’ultima cosa che vorresti al mondo. 

È quello che succede a Noah…. ad attenderla c’è anche Nicholas, il suo nuovo fratellastro: ventun anni, studente del college, capelli scuri e penetranti occhi azzurri.

I mondi di Noah e Nick non potrebbero essere più diversi, eppure un’attrazione irrefrenabile (e inaspettata) si insinua prepotentemente fino a sconvolgere le loro esistenze.


“«Ho cercato di trattenermi... Ma maledizione, mi sei entrata in testa e non c'è modo di liberarmi di te»”


Rispetto al libro ci sono alcune cose diverse ma per la prima volta posso dire di aver apprezzato entrambe le versioni. 

Noah è uno dei personaggi femminili che amo, diciassette anni e una corazza dura d’acciaio. Nick dice qualcosa e lei gli rema contro pur di non dargli ragione. Coraggio, forza ma anche fragilità colmate da un bad boy (che poi non è tanto bad). 

Nick (un nome una garanzia) è bello, moltoooo bello, complimenti per la scelta dell’attore visto che credo sia stato la perfezione. Una maschera da cattivo ragazzo, un cuore fragile che una ragazzina guarirà a suon di pugni e calci. E se all’inizio Nick temeva di amare questa ragazza, poi ha capito che se trovi un amore in grado di accettarti e placare le tue tempeste, non puoi fartelo sfuggire. Quando ci sono corse clandestine, lotte e grande amori che nascono da hate to lovers io devo essere presente. 

Adorati entrambi, una storia letta in poche ore che nella sua semplicità ho davvero apprezzato! 


“«Ti amo... ti amo dal momento esatto in cui hai detto di odiarmi».

Risi del suo commento, ma il mio cuore si gonfio in modo quasi preoccupante.

«Ho solo odiato il fatto che non fossi mio».

«Ora lo sarò. Sono tutto tuo, nel corpo e nell'anima...

tutto tuo».”


“Un attimo dopo, le sue labbra mi baciarono con tenerezza, facendomi sentire tutto l'amore che era nato tra di noi. Quel tipo di amore che si trova soltanto una volta nella vita, quell'amore che ci tocca il cuore e che resta per sempre con noi, quell'amore che paragoniamo a tutto, che cerchiamo disperatamente e che odiamo persino... un amore che ci fa sentire vivi, necessari, e che ci trasforma nell'unica cosa senza la quale l'altra persona non è in grado di vivere... e io l'avevo appena trovato.”


…. sul profilo Instagram e scorrendo il post fino alla fine troverete un piccolo tocco personale che nasce dalla mia seconda passione oltre ai libri: la moda…. 


Se ti è piaciuto il post lascia un commento e condividi 😘




Outfit:

@off___white Tshirt

@converse 

@missomalondon Orecchini

@casablancabrand Cintura

Commenti

POST POPOLARI

Recensione “Broken forever” di Bianca Marconero

  “Che importa se per innamorarsi basta un'ora?” Dear romantic readers, grazie Bianca, grazie per ogni singola parola che ci hai regalato sulla famiglia Serristori.  Ho avuto la fortuna di poter avere tra le mani “Broken Forever” e non posso che dire che è stato un momento irripetibile.  Ho potuto leggere nel dettaglio i momenti perduti della “crisi” tra Brando e Agnese, ho potuto leggere di questo lieto fine tanto agognato, ho potuto leggere una storia vera. La vita non è di certo tutta rose e fiori e questi due ce lo mostrano a pieno.  Ho amato ognuno di loro, Agnese con la sua tempesta interiore, Brando con il suo cuore puro (è raro trovare ragazzi come lui, e se capita l’unico consiglio è di tenerselo stretto) e poi Jacopo, Nico, Filippo e Lucio…. di quest’ultimo non ne avrei mai abbastanza. Adorato fin dal primo momento, irrisolto, intenso… merita la felicità.  Manon…. Da rinchiudere, solo questo, siamo arrivati al limite di attrazione fatale.  Leggere di questa famiglia è com

Recensione “La sindrome di Didone 3- Ira” di Christina Mikaelson

  Dear romantic readers, se qualcuno mi avesse detto che questa serie mi avrebbe toccato così tanto il cuore, non ci avrei creduto…. Con “La sindrome di Didone” sono tornata ai miei anni del liceo, ho vissuto le gioie e i pensieri/ dolori di quel periodo e sulla mia pelle ho sentito tutte le insicurezze di questi ragazzi.  La gita dell’ultimo anno e i pensieri dell’età adulta che si avvicina…. con quanta nostalgia si riguarda indietro a quell’età speciale che non potrà mai tornare? Cat ed Adriano mi sono entrati nel cuore fin dal primo momento. Qui ho trovato il loro finale perfetto. Lui mi ha conquistato spogliandosi di ogni maschera e… crescendo aggiungerei.  Ad ogni modo ogni personaggio ha fatto la sua parte per chiudere un ciclo, anzi, un viaggio che di certo non dimenticherò.  Grazie Christina per avermi regalato questa serie che terrò vicino al cuore! “Chi dice che non si può essere sempre forti ha torto. I forti sono condannati a esserlo in ogni situazione. Si sforzano di sembr