Dear romantic readers, leggere Erin Doom è una poesia. La sua scrittura è un qualcosa che non può per niente al mondo essere imitato.
La protagonista di questa storia non crede più nei miracoli. Troppe volte la vita l’ha masticata e risputata, illudendola che un futuro scintillante fosse in serbo per lei.
Il suo personale miracolo sembra compiersi quando si imbatte in un’insegna al neon che si staglia nel buio della notte.
Il Milagro’s, però, è più di un locale esclusivo. Dietro le sue porte chiuse, oltre i lustrini e le luci di scena, si intrecciano destini e sussurrano segreti. I più oscuri si condensano tutti nel viso aspro e incantevole di Andras, il capo della sicurezza.
“"Sei una di quelle che piange sotto la doccia, cosi può dire a se stessa che quelle non sono lacrime». Andras parlò con timbro limpido e profondo, lo sguardo iniettato di una durezza da fare spavento. «Sei una di quelle che ha un sorriso in grado di spezzare il cuore di un uomo, ma lo usa solo per se stessa. Una di quelle che si rompe piuttosto che piegarsi, che genera cataclismi nelle vite degli altri e non si preoccupa nemmeno di chiedere il permesso» ringhiò piano, soppiantandomi con le lame taglienti dei suoi occhi. «Tu sei una di quelle giostre su cui ci si ammazza».”
Andras e Mireya portano gli stessi segni sulla pelle, portano lo stesso dolore, le stesse cicatrici. Il loro odio scatta dal prima momento, un tipo di odio che non si può ignorare. Tra una lite e un’altra però qualcosa comincerà pian piano a scattare…. Ma ricordate questa storia è diversa dalle altre. Lei non è capuccetto rosso in balia del lupo cattivo. Mireya combatte, morde e soffre. Andras nel buio della sua anima nasconde il dolore di un amore perduto. Avete mai amato al punto da sentirvi mancare la terra sotto i piedi al pensiero di perdere quella persona?
“I dolori più veri si conoscono amando.”
Devo ammetterlo non mi aspettavo un finale del genere, e se il primo volume mi ha tenuta incollata alle pagine sorprendendomi momento dopo momento, non immagino il secondo.
Erin non farci aspettare troppo ❤️
“«Non voglio amare» disse il cielo.
«Non vuoi?» gli chiese una voce.
«No. Non voglio che nulla mi rovini, nemmeno le emozioni. Lasciami azzurro e perfetto».
«E sia» rispose la voce. «Non soffrirai mai, non ti gelerai di tempeste. Non ti spezzerai in un fulmine e il sole ti splenderà attorno per sempre. Ma non conoscerai mai albe e tramonti, arcobaleni o eclissi millenarie.
Non vedrai mai la bellezza della notte o l'incanto spaventoso di un'aurora boreale.
Resterai incontaminato. Azzurro e sereno.
Resterai perfetto. Ma per sempre senza vita».”
“Devi essere un disastro per reggere il caos”
…. sul profilo Instagram e scorrendo il post fino alla fine troverete un piccolo tocco personale che nasce dalla mia seconda passione oltre ai libri: la moda….
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Outfit:
@ermannoscervino Abito
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