Dear romantic readers, eccovi il nuovo volume di una trilogia di autoconclusivi ambientati nella bella Finlandia. “Il bacio della bestia” è il secondo volume con protagonista il far Gabriel Cavendish e la strega Ava (già amati ne “Il bacio dell’incubo”).
Gabriel Cavendish ha una sola certezza nella vita: odia le streghe.
Quando però scopre che la tomba di Oberon, occultata nella foresta della Lapponia finlandese, è stata presa di mira dai Berserker, non ha altra scelta che collaborare proprio con una di loro.
Come tutte le Sussurranti, Ava è specializzata nell’erigere barriere di protezione. L’odio che prova verso Gabriel, colpevole di aver ucciso centinaia di streghe, è paragonabile solo al terrore che lui la tocchi. Infatti, Ava è anche una Guaritrice Carnale e non può entrare in contatto con la pelle di un uomo senza cadere vittima di strazianti allucinazioni.
I due saranno costretti a condividere gli stessi spazi e per i due questo sarà l’inizio di tutto.
Ava e Gabriel sono un fuoco esplosivo. Per i primi capitoli del libro non fanno altro che dirsi quanto si odiano, insomma leggiamo di un ver è proprio hate to lovers. Quando peró il veleno diventa l’antidoto e due vite tanto diverse di intrecciano il fuoco non può che divampasti ed espandersi senza fine.
Gabriel, accidenti a lui, mi ha fatto piangere in alcuni capitoli! Senza parole, il dolore che ha provato mi ha proprio commossa moltissimo.
“Hai preso ogni singolo pezzo danneggiato della mia anima e l’hai rimesso assieme, ma ti sei tenuta quello più importante. Senza di te non sarò mai completo. E anche se ho preso tante delle tue prime volte, non mi bastano più. Voglio anche le ultime. Le voglio tutte.»”
Ava, un personaggio carico di forza e voglia di combattere per la persona che ama, grazie a Gabriel riuscirà a capire cosa vuol dire l’amore di cui tanto legge nei libri.
Il libro è in terza persona (come il libro precedente, e come il predecessore fila che è una bellezza).
Non ho potuto far altro che amare questa coppia, che tra un ti odio e un bacio, mi hanno conquistato a suon di battute di Jane Austen.
«Mi sei entrata dentro senza che lo volessi, noita,» continuò lui. Poi sollevò un angolo della bocca, e con il sorriso nella voce, disse: «Ho lottato invano. Non c’è rimedio. Non sono in grado di reprimere i miei sentimenti. Lascia che ti dica con quanto ardore io ti ammiri.» Ava dovette cogliere la citazione di Jane Austen, perché i suoi occhi viola si illuminarono, il sonno cancellato da una lunga occhiata intensa e radiosa. «E allora dimmelo.» «Ti amo.»
«Mi sei mancata così tanto, noita,» le mormorò a fior di labbra, godendosi il suo sospiro profondo e i brividi che le costellavano la pelle. «C’era troppo silenzio, fuori, dentro di me. Troppo vuoto.»
…. sul profilo Instagram e scorrendo il post fino alla fine troverete un piccolo tocco personale che nasce dalla mia seconda passione oltre ai libri: la moda….
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