Passa ai contenuti principali

Recensione “La ragazza con l’ampersand” di Ornella De Luca

 

Dear romantic readers, grazie a Chiara Venturelli ho messo in lista qualche tempo fa “ La ragazza con l'ampersand" un thriller/ mystery con un pizzico di romance, a lettura terminata posso solo dire di aver fatto una cosa giustissima.


Domitilla è una trentenne che conduce una doppia vita, di giorno gestisce una casa editrice (sull’orlo del fallimento) e di notte diventa Tilly, una scrittrice di romance affermata e ben voluta. Per salvare il primo lavoro Domitilla deciderà di dare una chance a scrittori emergenti di vario genere, così tra le mani si ritroverà un thriller frutto di un genio. Ma chi è l’autore? E se quel thriller non fosse solo fantasia?


Ho potuto fare un viaggio in un paesino dell'Umbria, e ho indagato con Domitilla su un mistero da tempo sepolto. Lei, una donna che non si spaventa di certo davanti una volpe che le ruba la borsetta, da editrice diventerà investigatrice. Al suo fianco ci sarà Ettore, il fratello di Massimiliano (il ragazzo che prima dell’avventura aveva iniziato a frequentare). Due fratelli più diversi non potrebbero esistere. .  . . e Domitilla capitolo dopo capitolo si ritroverà a chiedersi se le sue scelte siano state dettate solo da castelli fatti in aria. Tra il galantuomo Massimiliano e il misterioso Ettore sinceramente sarei anch’io in crisi. 


“Si china appena e accenna un baciamano retrò, elegante e sobrio. Proprio come la notte romana attorno a noi, bella e pulita quanto una donna che cammina scalza per casa canticchiando una vecchia canzone.

«Ci rivediamo, Domitilla?» mi chiede speranzoso, rialzando il capo. «Mi piaci davvero tanto. Sei divertente, sicura di te ed energica.

Oltre che splendida, questo è palese.»”


“Vuoi l'oscurità, vuoi il fatto che senza occhiali scambierei Furia il cavallo del West per Bojack Horseman, ma le dita di Ettore sulle mie spalle mi fanno una strana impressione, troppo breve perché possa classificarla. Altri due secondi e avrei saputo dire se si trattava di una cosa piacevole o di un'allergia a qualche erba qui intorno.”


Bello bello bello, la scrittura è fluida, molto intelligente, ho amato i richiami a serie, libri e attori conosciuti. Un libro arguto, ben elaborato, insomma una storia che cattura dalla prima all’ultima pagina. Un grande applauso all’autrice per il suo primo mystery. . . . adesso ho necessità di leggere il secondo!! Cara autrice mi devi raccontare di più su Ettore!


“"Non è perché le cose sono difficili che non osiamo farle, è perché non osiamo farle che diventano difficili".”


…. sul profilo Instagram e scorrendo il post fino alla fine troverete un piccolo tocco personale che nasce dalla mia seconda passione oltre ai libri: la moda…. 


Se ti è piaciuto il post lascia un commento e condividi 😘





Outfit:

@parosh_official Abito

@vicmatieofficial Sandali 

@byfar_official Borsa 

Commenti

POST POPOLARI

Recensione “Broken forever” di Bianca Marconero

  “Che importa se per innamorarsi basta un'ora?” Dear romantic readers, grazie Bianca, grazie per ogni singola parola che ci hai regalato sulla famiglia Serristori.  Ho avuto la fortuna di poter avere tra le mani “Broken Forever” e non posso che dire che è stato un momento irripetibile.  Ho potuto leggere nel dettaglio i momenti perduti della “crisi” tra Brando e Agnese, ho potuto leggere di questo lieto fine tanto agognato, ho potuto leggere una storia vera. La vita non è di certo tutta rose e fiori e questi due ce lo mostrano a pieno.  Ho amato ognuno di loro, Agnese con la sua tempesta interiore, Brando con il suo cuore puro (è raro trovare ragazzi come lui, e se capita l’unico consiglio è di tenerselo stretto) e poi Jacopo, Nico, Filippo e Lucio…. di quest’ultimo non ne avrei mai abbastanza. Adorato fin dal primo momento, irrisolto, intenso… merita la felicità.  Manon…. Da rinchiudere, solo questo, siamo arrivati al limite di attrazione fatale.  Leggere di questa famiglia è com

Recensione “La sindrome di Didone 3- Ira” di Christina Mikaelson

  Dear romantic readers, se qualcuno mi avesse detto che questa serie mi avrebbe toccato così tanto il cuore, non ci avrei creduto…. Con “La sindrome di Didone” sono tornata ai miei anni del liceo, ho vissuto le gioie e i pensieri/ dolori di quel periodo e sulla mia pelle ho sentito tutte le insicurezze di questi ragazzi.  La gita dell’ultimo anno e i pensieri dell’età adulta che si avvicina…. con quanta nostalgia si riguarda indietro a quell’età speciale che non potrà mai tornare? Cat ed Adriano mi sono entrati nel cuore fin dal primo momento. Qui ho trovato il loro finale perfetto. Lui mi ha conquistato spogliandosi di ogni maschera e… crescendo aggiungerei.  Ad ogni modo ogni personaggio ha fatto la sua parte per chiudere un ciclo, anzi, un viaggio che di certo non dimenticherò.  Grazie Christina per avermi regalato questa serie che terrò vicino al cuore! “Chi dice che non si può essere sempre forti ha torto. I forti sono condannati a esserlo in ogni situazione. Si sforzano di sembr