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Recensione “Shine” di Silvia Carbone

 

Dear romantic readers, siamo arrivati al capitolo finale. Alzi la mano chi vorrebbe ricominciare tutto da capo! 

Non sono pronta a lasciare questi ragazzi, ognuno è stato speciale. 

Mi sento come alla fine di un lungo viaggio, devo ringraziare tanto tutte le autrici della Redoak per averci regalato questo universo, questa città dove vorremmo tutti andare (per trovare tutti quei bei ragazzi 😂, chissà cosa c’è nell’aria per averli fatti crescere così).

Caro Noah quanto ti abbiamo aspettato? A ogni volume mi sembrava di dire, ok adesso il prossimo sarà lui…. E invece è andato a chiudere tutto. Scelta super azzeccata. 

Noah è la N dei nostri amati NASA. Lui non ha dimenticato il RedOak nonostante sia stato adottato dagli esponenti della mafia di NewYork. Deve tutto alla sua nuova famiglia e per questo quando gli chiederanno di fare un matrimonio di convenienza, lui accetterà. 

Tate è la figlia del clan irlandese, nel corso della sua vita ha fatto di tutto per combattere ciò che le era stato imposto…. Non aveva messo in conto un matrimonio di convenienza. 

Il destino però ci mette lo zampino e ancor prima di conoscersi ufficialmente i due si scontreranno e saranno irrimediabilmente attratti. Uno sguardo è bastato per far nascere una scintilla alimentata piano piano. 


“Quell’uomo aveva catalizzato la mia attenzione soltanto con lo sguardo, era 

una meraviglia per gli occhi e nonostante mi fossi sentita in imbarazzo, mi era

piaciuto.”


L’amore è questo: il sapere di essere legati a qualcuno in modo indissolubile. 

Ho adorato Noah, è stato tutto quello che mi aspettavo. Sfacciato, contorto ma anche solo e da amare.  


“«È solo la verità. Sarai sempre al sicuro con me.»

«E senza di te?»

«Non avrai modo di scoprirlo.»”


La dolcezza che in ogni momento ha riservato a Tate era speciale. 


“Lei brillava come il più pregiato diamante e io mi sentivo consumare da quel fuoco che la dominava. E il fuoco, lo sapevano tutti, era impossibile da controllare: ti attirava con la sua luce per poi annientarti con il suo calore.”


Tate invece è unica, l’unica che sarebbe potuta stare con il nostro Noah, l’unica che avrebbe potuto conquistarlo. Per lei un matrimonio senza amore non era possibile e infatti quello che ha avuto è stato il dono del grande amore. Noah e Tate mi avete accarezzato l’anima. 

Il finale è stato un degno finale, ho sentito sulla pelle il calore di questa famiglia. Ho sentito un legame che se lo trovi nella vita sei fortunato. Tutto è andato al proprio posto e adesso non posso far altro che dire grazie ragazzi del maniero per avermi riempito le serate con la vostra unicità e con le vostre storie. Grazie autrici del maniero, ci avete donato un’avventura che di certo non dimenticheremmo presto. 


“Eravamo gli orfani di Red Oak Town, quelli stravaganti. Unici. Soli, Avevamo affrontato la sofferenza di non avere una famiglia reagendo con scatti

d'ira. Indifferenza. Tristezza.

Ognuno di noi era partito per il proprio viaggio, ma avevamo trovato un

pretesto per tornare.

Perché, per quanto lo negassimo anche a noi stessi, Red Oak Manor sarebbe

rimasta per sempre la nostra casa.”


P.s. con questa frase in chiusura posso lasciar andare le lacrime e pensare a quanto tutti questi ragazzi mi hanno lasciato nel cuore. 


…. sul profilo Instagram e scorrendo il post fino alla fine troverete un piccolo tocco personale che nasce dalla mia seconda passione oltre ai libri: la moda…. 


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Outfit:

@rotatebirgerchristensen

@jimmychooword 

@deveersofficial 

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