Dear romantic readers, Cocò e Cecilia si sono fatti aspettare.
Con “Dillo alla pioggia” siamo alla seconda generazione dei Serristori (la famiglia che tutti abbiamo amato). In questo libro ci verranno mostrate in particolare due storie: quella di Niccolò e Cecilia e quella di Brando e Agnese (questi poverini ancora sono alla ricerca di quel maledetto lieto fine).
Ricordiamo tutti com’era finita? Niccolò aveva perso la sua amata Cecilia che aveva scelto Londra e la danza.
“Una ballerina sorride mentre tiene tutto il peso del corpo sulla punta di un piede. Dovrebbe essere capace di farlo anche quando, come in questo caso, sta in equilibrio sul proprio cuore spezzato.”
Basterà questo a far vacillare il mondo del nostro Niccolò, la mancanza della sua metà di cuore lo porterà a perdere la boxe, fare scelte discutibili e sbattere la faccia davanti i propri errori.
E se niente di quello che credeva fosse reale? E se la sua metà tornasse a Roma?
“Quindi fai come vuoi, basta che arrivi, perché sono sfinito e mi manchi, come se ti fossi portata via i colori, i sapori e i motivi per cui faccio le cose, come solo tu riesci a mancarmi.”
In tutto ciò Agnese e Brando sembrano essere al capolinea. Leggere di loro mi ha fatto talmente male che mi sono ritrovata a dover fermarmi un momento per poter prendere fiato.
La verità è che se non fossi arrivata alla fine del libro il cuore non avrebbe smesso di battere all’impazzata.
Niccolò è un personaggio davvero bellissimo che dall’inizio fino alla fine combatte con se stesso. Combatte quel buio nel quale si sente soffocare. Senza la sua Cecilia lui non può proprio vivere. La sua crescita è qualcosa che ho molto apprezzato, per non parlare del coraggio e della costanza nell’affermare che Cecilia era e sarà per sempre la sua amata.
“Io un cuore ce l'avevo e lo mettevo in ogni sguardo che ci scambiavamo sul
suo letto. Il mio cuore era in ogni carezza che non le davo, piantandomi le
unghie nel palmo pur di non toccarla. Era in ogni bacio che moriva sulla mia
bocca, perché non potevo arrivare alla sua, e non era questione di distanza. Lo
spazio è sempre relativo.
E forse è vero che adesso un cuore non ce l'ho più, ma se è andata così la colpa
è solo sua.”
Ovviamente non si smette mai di crescere perché anche Brando imparerà che non si può vivere di bugie e sotterfugi.
Questi due mi hanno fatto davvero impazzire e se i loro personaggi li ho amati come non si può nemmeno immaginare, altri due li ho odiati come non mai…. Matilde e Manon (giuro le avrei prese a schiaffi).
E poi c’è la piccola Cecilia. Cecilia che è volata a Londra. Cecilia che ha scelto la danza…. E l’amore? Basterà un giorno di pioggia per riversare tutti i sentimenti accumulati per tanti anni.
Quanto ho amato il loro rapporto e l’inevitabilità della loro unione.
Ho ancora una volta visto Roma attraverso i Serristori, mi sono lasciata trasportare sulle note di Cenerentola a teatro, ho immaginato di essere sulla moto di Niccolò e ho sognato di trovarmi a Vicolo del cinque.
Questo libro è pura emozione, leggendolo sentirete ogni bacio, ogni carezza e ogni sofferenza di questa famiglia che lotta per ottenere un lieto fine. Bianca Marconero ci sarà il famoso martedì pomeriggio di pioggia per Niccolò e Cecilia? O magari…. Qualcosa del genere per Brando e Agnese?
Non dimentichiamo un personaggio importante Lucio!! Questa volta è diventato decisamente il mio eroe.
P.s. Prima di leggere il libro su Jacopo e Clara dovrò fare scorta di camomilla e biscotti!!
…. sul profilo Instagram e scorrendo il post fino alla fine troverete un piccolo tocco personale che nasce dalla mia seconda passione oltre ai libri: la moda….
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