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Recensione “Wings” di Valentina Ferraro


 Dear romantic readers, le aspettative su tutta la collection della “Red Oak Collection” è altissima e infatti “Wings” non mi ha per niente delusa. Inutile dire che per me Valentina Ferraro è fantastica, ogni suo libro è perfetto. In “Wings” ho ritrovato ancora una volta questa perfezione.

Cosa mi ha colpito di più? (Oltre la storia ovviamente) L’ambientazione. Non parlo solo del maniero ma di tutta la città.  È stata costruita nei minimi dettagli e si vede il grande lavoro che c’è dietro!

June è una delle bambine dell’orfanotrofio, da piccolissima incrocerà gli occhi blu di Jace. Jace è il nipote del proprietario, un piccolo lord che la sera di Natale è stato costretto a partecipare all’evento in orfanotrofio. Non si aspettava di certo di incontrare quella che sarebbe diventata l’amore della sua vita. 

Due persone totalmente opposte. Lui ricco e con una “famiglia”, lei povera e sola. Una sala proibita con un pianoforte darà inizio a un rapporto destinato a durare in eterno. 


“siamo uguali, io e lei. Siamo due facce della stessa triste medaglia. Ma quando siamo insieme, siamo felici. O almeno io lo sono. Anche se passiamo quel poco tempo che abbiamo perlopiù in silenzio, so che mi capisce. Lei mi ascolta, anche se non sto dicendo niente.” 


In quel posto loro erano solo June e Jace rinchiusi in un piccolo mondo fatto di sorrisi e amore, fino al giorno in cui Jace non tornerà più al maniero e sarà spedito a Londra. Le cose però cambiano quando all’età di diciassette anni tornerà al maniero e rivedrà la sua June. 

Il libro è diviso in due parti. La prima parte che parla di questo amore giovanile che sboccerà in due mesi. Un parte che ci presenterà il maniero con tutte le persone che vi abitano e le abitudini dei suoi occupanti (già sto impazzendo per la voglia di scoprire tutto anche su Dylan, Opal ecc…).

La seconda parte invece è più un enemies to lover. Alla fine della prima parte ho pianto, vedere quella pagina nera dopo poi…. i sentimenti di June erano diventati i miei, il suo dolore e lo shock mi hanno distrutto. Non so come ho resistito dal non picchiare Jace perché ammettiamolo in questa parte si è comportato proprio male. Pensandoci forse lui è il personaggio che cresce di più. June fin dalla giovane età è una ragazza buona e con la testa sulle spalle mentre Jace è spezzato dalla vita e da tutte le persone conosciute fino a quel momento. 

Lei è sempre rimasti lì affacciata a quella finestra, avrebbe aspettato Jace in eterno. 


“«Ti aspetto da quando ho undici anni. Cosa vuoi che cambino sei mesi, un anno, o due, o dieci? Niente, Jace. Io sarò qua ad aspettarti, sempre».


Un amore come questo ti scombussola fin dentro le viscere. Perché quando incroci un paio di occhi in grado di vederti dentro non conterà mai il tempo, il luogo e gli eventi, quell’amore durerà anche in segreto per sempre. 

Il maniero non è un semplice orfanotrofio è anche famiglia. Com’è stato bello vedere che nelle difficolta tutti i ragazzi rimanevano uniti. 


“Quando penso a lei, penso a un paia

di ali. Ali magiche che non perdono

mai l’equilibrio.

Che riescono a battere, così velocemente da impedire a chiunque di afferrarle. Lei,  con le sue ali, mi porta via da qua, protegge entrambi.”


Mi sono innamorata anche dei personaggi visti di sfuggita e che ci saranno nei prossimi volumi (NON VEDO L’ORA). Dovete assolutamente leggerlo e farvi conquistare il cuore. Le emozioni sono tante e forti. Quando ho chiuso il libro ho pensato che avrei voluto leggere ancora e ancora. La perfezione è perfezione e basta. Ho grandissime aspettative per i prossimi volumi!!

P.s. per chi ha letto la serie Matching Scars possiamo dire di essere passati da Julianchi a Koltonchi! 


…. sul profilo Instagram e scorrendo il post fino alla fine troverete un piccolo tocco personale che nasce dalla mia seconda passione oltre ai libri: la moda…. 


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Outfit:

@marchesafashion Felpa Marchesa Active Wilma

@miumiu Blusa con stampa

@thombrowne Gonna plissettata

@lautrechose Anfibi

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